Quando si parla di stalking ancora tanti non sanno esattamente cos’è. Questa guida lo spiega e aggiunge anche alcuni consigli utili per chi è una vittima.
Stalker: l’identikit
È utile fare un identikit dello stalker per capire chi è. Di solito, è un uomo che ha un’età compresa tra i 35 – 55 anni. Non è facile dare la nazionalità perché la violenza domestica e lo stalking è trasversale; comunque sbaglia chi crede che siano solo stranieri poiché spesso si tratta di italiani.
A odiare le donne sono uomini che conoscono anche molto bene. In primis, c’è il compagno, partener, fidanzato e marito, insomma qualcuno con cui hanno una relazione. Di certo, non si tratta mai e poi mai di uno sconosciuto. A volte può trattarsi anche di famigliari come il padre o i fratelli.
Spesso sono uomini che non accettano la fine della relazione ma anche la libertà della donna di vestirsi come vuole e andare dove preferisce e con chi desidera. Spesso sono persone con preconcetti maschilisti e patriarcali. Non è detto che siano economicamente superiori, ma se la donna non ha un lavoro né uno stipendio, il problema di violenza domestica sicuramente peggiora.
Stalking: che cos’è
Si parla di stalking per indicare una serie di minacce, vessazioni e pedinamenti messi in atto da un uomo verso una donna. Può succedere anche il contrario ma è meno frequente e le conseguenze meno tragiche. Assieme allo stalking spesso si deve parlare anche di violenza domestica. Purtroppo, spesso questi casi che capitano in mano all’agenzia investigativa a Roma si concludono con un femminicidio.
Che cosa fare
Chi è vittima di violenza domestica e / o stalking deve chiedere aiuto a degli specialisti non solo ai famigliari e amici. Bisogna rivolgersi alle forze dell’ordine, a una valida agenzia investigativa a Roma e anche centri antiviolenza.
Sarebbe opportuno anche cambiare orari e rendersi difficilmente rintracciabili, evitando anche di pubblicare spostamenti e video live sui social. Sono limitazioni alla libertà personale ma possono aiutare a salvarsi al vita.