Si usa la saldatura a scarica di condensatori per saldare i cosiddetti prigionieri su una lamina in metalli diversi come possono essere il rame, acciaio, acciaio inox, alluminio, ottone e anche alcune leghe. Non solo i prigionieri, ma con questa modalità possono essere saldati anche boccole con filetto, perni lisci, faston, spilli per coibentazione e tutti gli altri elementi che hanno una punta di innesco calibrata. Il macchinario per questo tipo di lavorazioni è alimentano da una batteria di condensatori.

Come funziona

Durante un ciclo di saldatura, l’energia viene accumulata nei condensatori e poi viene si scarica sulla lamiera da saldare attraverso il “tip” che si disintegra e genera un arco voltaico. Questo arco ha il compito di fondere le superfici da unire insieme che vengono spinte da una molla. Il ciclo di saldatura non dura più di 3 secondi. Data questa grandissima velocità delle operazioni di saldatura, si usa spesso questa tecnica su lamiera sottile in maniera da avere si auna saldatura funzionale ma che sia anche bella da vedere senza rovinare il prodotto metallico. La saldatura è molto sottile, appena un decimo di millimetro, e perciò la lamiera risultano avere ancora un’estetica curata. Si tratta di un fattore da non sottovalutare in diversi casi.

Due tipologie diverse

La saldatura a scarica di condensatori può esser di tue tipi diversi: saldatura a contatto e saldatura a sollevamento. La prima vanta una caratteristica principale: il prigioniero che deve essere saldato viene spinto con una molla contro la lamiera per poter diventare un pezzo unico. Questo tipo di tecnica è preferibile nel caso in cui si debba lavorare su delle lamiere in acciaio oppure su delle lamiere zincate. Invece, nella seconda modalità, cioè con la saldatura a sollevamento, il prigioniero vien alzato grazie a una bobina posta nella pistola. È il sistema che viene oggi più utilizzato per la saldatura di una lamiera in acciaio inox o in alluminio.

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