Nell’ambito della religione non esistono solamente le cerimonie, i riti e le preghiere, ma ci sono anche degli oggetti, utilizzati dai sacerdoti e da chi sta loro intorno, chiamati accessori liturgici, che sono altrettanto importanti.

Tra questi ci sono anche i calici per la messa, realizzati in materiali differenti e spesso estremamente preziosi, come quelli realizzati dalla Effe-Erre di Campo Ligure (Genova) e visibili sul loro sito nella sezione dedicata agli articoli religiosi ed accessori liturgici.

I calici per la messa servono per contenere il vino consacrato e sono utilizzati anche per adornare l’altare e la chiesa stessa. Dopo ogni celebrazione tutti gli accessori liturgici come calici, pissidi e patene, vengono riposti con attenzione all’interno della sacrestia e vengono ripuliti con cura e preparati per la cerimonia successiva. L’atto della pulizia va fatto rispettando al massimo il materiale con il quale è fatto il calice, per evitare di rovinarlo e di danneggiarlo.

Come pulire i calici in metallo prezioso

I calici per la messa in metallo generalmente sono realizzati con una componente d’oro (o presentano una finitura in oro all’interno), ma la componente alcolica contenuta all’interno del vino consacrato è corrosiva per questo materiale. Pertanto, il vino va versato solamente al momento dell’Eucarestia e non prima e, dopo questo passaggio, il sacerdote vi versa all’interno alcune gocce d’acqua e lo pulisce con un tovagliolo chiamato purificatoio. In sacrestia, si passa con una pulizia più approfondita utilizzando un morbido di cotone o in microfibra. Bisogna evitare detergenti troppo aggressivi o l’alcol vero e proprio perché sono corrosivi. I calici in oro vero possono essere lavati semplicemente con acqua e sapone neutro e asciugati con un panno in microfibra, così riacquisiranno lucentezza. Bisogna però prestare molta attenzione a far asciugare per bene gli accessori liturgici.

Esistono anche calici realizzati in rame e in ottone, dei metalli meno preziosi dell’oro, e anche questi rischiano di rovinarsi se puliti con detergenti troppo aggressivi. Pertanto è meglio evitarli.

Come pulire i calici in argento e i calici in legno

Per quanto riguarda i calici per la messa in argento, la loro pulizia deve essere attenta e meticolosa come per tutti gli altri oggetti in argento (come ad esempio i gioielli). Si sa, con il tempo l’argento tende a scurirsi e a perdere lucentezza, tramite un processo chiamato ossidazione. Anche in questo caso bisogna evitare prodotti chimici e stare attenti a non usare il bicarbonato, che va bene per i gioielli più piccoli, ma non per gli accessori liturgici. Con questo genere di materiale, per evitare di rovinarlo, è meglio fare affidamento su un laboratorio esperto nel settore e che sa sicuramente cosa fare. Esistono poi anche i calici per la messa in legno, che al loro interno presentano la classica rifinitura dorata. Per questo genere di materiale è possibile fare lo stesso discorso che si fa con gli utensili da cucina e le stoviglie realizzate in legno. Bisogna stare attenti a lavare il legno, perché è un materiale naturale che tende ad assorbire l’acqua e quindi a gonfiarsi e a deformarsi. Pertanto, per la pulizia, va usata poca acqua tiepida senza detergenti chimici. Per una pulizia più approfondita meglio usare del sapone di Marsiglia o un composto di sale e aceto.

Di Editore