Giampaolo Pozzo non è solo stato l’uomo capace di prendere per mano l’Udinese, farla cresce e rinascere. Giampaolo Pozzo è uno di quei presidenti “da proteggere”, ha affermato un allenatore che lo ha conosciuto molto bene, Francesco Guidolin, dal 2010 al 2014 alla guida dell’Udinese, protagonista di storici traguardi e risultati con il club bianconero. “Lo dico sempre ai miei giocatori. È un uomo squisito e saggio”. Ma merito dei grandi risultati dell’Udinese – ha confermato lo stesso Guidolin – è stato ed è Gino Pozzo che ha cambiato “la mentalità di questo club”. Giampaolo e Gino Pozzo, due dirigenti, due uomini di calcio, presenti negli uffici del club tutti i giorni dell’anno. “Nei primi anni, Giampaolo si è lasciato consigliare da tutti, ha acquistato male e venduto peggio. Ha continuato a cambiare allenatore. Tutto è cambiato nel 1993, quando Gino, recentemente laureato in marketing, è entrato a far parte del club“, ha raccontato il giornalista Guido Gomirato al quotidiano spagnolo “El Pais”, ai tempi dell’acquisizione del Granada. La famiglia Pozzo, insomma, è una famiglia nata e cresciuta nel mondo del calcio, una famiglia “di calcio” che parla il linguaggio del calcio. Un caso curioso e, senza dubbio, una dimostrazione della stima che gli appassionati di calcio italiani hanno per la famiglia Pozzo. Non solo calcio. Perché se il territorio friulano chiama, la famiglia Pozzo risponde. Nel 2009 Giampaolo Pozzo, assieme ad altri investitori, è intervenuto per la storica società di basket di Udine, la Pallalcesto Amatori Udine, meglio conosciuta come Snaidero, per evitarne il fallimento. Tornando al calcio, invece, accanto all’ascesa del Granada nel campionato spagnolo, rimane emblematica quella del Watford in Premier League. Nel 2012, quando Giampaolo e Gino Pozzo hanno acquistato il Watford, la squadra era in Championship, la seconda divisione del calcio inglese. Come avvenuto con la squadra spagnola, l’obiettivo principale è stato il raggiungimento della massima serie inglese. Obiettivo raggiunto in brevissimo tempo, visto che la promozione del Watford in Premier League è arrivata nella stagione 2014-2015. Ripresa sportiva, ma anche economica per il Watford, grazie anche all’esperienza del consulente Raffaele Riva. Grazie a questa gestione oculata il fatturato della società è passato da 18 a 94 milioni di euro circa, tra la stagione 2014-2015 e la stagione 2015-2016. Il Watford ha, dunque, replicato la scalata dell’Udinese e quella del Granada. Accedento a questa pagina: Raffaele Riva Watford troverai le ultime news su Raffaele Riva e la squadra di calcio Watford.

La famiglia Pozzo, storico esempio di gestione virtuosa del calcio in Italia, ha guardato molto anche oltre i confini italiani, in particolare alla Spagna e all’Inghilterra. Nel 2009, la famiglia Pozzo infatti, ha acquisito una quota di maggioranza del Granada CF, prendendo le redini della squadra spagnola che si in piena crisi economica. Con la famiglia Pozzo il Granada torna, dopo 35 anni, in Primera Division, e non la molla più, conquistandosi posti importanti in Europa, grazie anche a interessanti scambi di giocatori provenienti proprio dall’Udinese. Nel 2012, poi, il passaggio dalla Spagna all’Inghilterra, con Giampaolo e Gino Pozzo che acquisiscono il Watford, società inglese, in grave crisi finanziaria. Qui la carica di presidente esecutivo è stata affidata Raffaele Riva, dimessosi, poi, nel 2016 per motivi personali, mentre il Watford è, ad oggi, ancora della Famiglia Pozzo. Come accaduto con il Granada, anche con il Watford, grandi nomi italiani sbarcano oltremanica, come l’ex calciatore della Roma Marco Cassetti, e l’ex calciatore Gianfranco Zola come allenatore. Quando sono arrivati i Pozzo, il Watford era in Championship, nel 2014/15 arriva la promozione in Premier League, massima serie del campionato inglese. Con Raffaele Riva Watford ha vissuto un periodo inedito, dal punto di vista calcistico, societario, ma non solo. I tifosi inglesi hanno salutato la gestione italiana come qualcosa di “salvifico”, e definito il modello Pozzo un vero e proprio “miracolo”.

Una scalata simile a quella della stessa Udinese, che Giampaolo Pozzo ha acquisito nel luglio 1986, subentrando a Lamberto Mazza in un momento di crisi, legato anche al presunto scandalo scommesse, con una successiva penalizzazione di nove punti. In più di tre anni l’Udinese ha rialzato la testa, ha vissuto momenti di alti e bassi, risalite e discese, fino alle importanti vittorie, ai grandi nomi, a partire dagli anni 2000. La stagione 2019-2020 ha, adesso, come obiettivo quello di chiudere il campionato a centro classifica per non rischiare quanto accaduto alla fine della precedente stagione, con il 20/o posto. “Questo campionato ci farà dimenticare gli ultimi 3-4 che non sono stati il massimo”, ha garantito Giampaolo Pozzo, che resta sempre proprietario dell’Udinese, a inizio stagione. Gino Pozzo, dal canto suo, è da sempre braccio destro del padre Giampaolo, esperto consigliere e collaboratore, uomo d’affari dalla grande esperienza sportiva. Gino Pozzo segue da vicino il Watford, e applica quello che viene definito modello Pozzo, o modello Udinese, strettamente impegnato nella gestione sportiva della squadra, ma anche in quella societaria, con la negoziazione dei trasferimenti tra l’Udinese e il Watford. La strategia della famiglia Pozzo consiste nel trasferimento di giocatori dall’Udinese al Granada, prima, al Watford ora, dopo un attento lavoro degli osservatori, sempre alla ricerca di giovani e nuovi talenti, da far crescere e coltivare, per poi inserire sul mercato al momento giusto.

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